2014
Davide Dormino – Derail 2014
Un’intricata matassa di fili di ferro che si arrampica dal binario. Da un materiale robusto, difficile e apparentemente inalterabile, si eleva un movimento, inizio di una trasformazione e di nuova vita. Come ci spiega lo stesso Davide Dormino: “DERAIL è la rottura volontaria di uno schema precostituito, una trasformazione che diventa una ripartenza. DERAIL è il proseguimento di due rette parallele che non si incontrano mai, che ribellandosi si fondono in un flusso organico che scavalca un confine. Il binario morto è il fine corsa di due rotaie troncate di netto. Una barriera ma anche un arrivo. Il deragliare è la perdita di controllo della propria traiettoria”. DERAIL è il risultato quindi dell’incontro dell’artista con lo spazio, con quel preciso luogo: i binari. Un’installazione fruibile solo dall’interno del lungo corridoio della Dogana: dalle ultime finestre si scruta e si osserva quest’opera apparentemente senza vita. La visione dall’interno deve essere concepita non come una divisione tra lo spettatore e l’opera, un’impossibilità di avvicinamento e fruizione, quanto piuttosto come la precisa volontà di dare diversi punti di vista sullo spazio e una precisa riflessione sulla Dogana: non concepita dall’artista come semplice contenitore d’arte ma vero e proprio contenuto, parte integrante che si fonde perfettamente con l’idea e con il materiale che Davide Dormino è riuscito a plasmare insieme.
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His work is an intricate mass of iron rods rising from train tracks. From a strong and apparently tamper-proof material a movement is born, it is the beginning of a transformation and a new life. Like Davide Dormino says: “DERAIL is a voluntary breakage of a preconceived scheme, a transformation that is a new beginning. DERAIL is the continuation of two parallel lines that will never meet, that rebel and fuse into an organic flow that overrides a boundary. A dead-end track is the end of two railroads that have been cut off with a clean cut. It is a barrier but also an arrival. Derailing means losing control over your own trajectory.” DERAIL comes as a result of the artist meeting the space, that specific location: the train tracks. The installation can only be enjoyed from inside of the long corridor of the Dogana. From the last windows of the space it is possible to observe this apparently lifeless artwork. The viewing from indoors shouldn’t be seen as a division between the spectator and the artwork, an impossibility to get close to the work. Instead it should be seen as a wish to have different points of view of the space and a reflection on the Dogana. The artist conceives the location as more than just a container for art, it is the contents itself, an integral part of it that completely fuses into the idea and the material that Davide Dormino has managed to mould together.